Quando uno dei partner non vuole partecipare alla terapia di coppia

Quando uno dei partner non vuole partecipare alla terapia di coppia

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La terapia di coppia può essere un percorso cruciale per affrontare e risolvere le sfide all’interno di una relazione. Il sessuologo aiuta la coppia a ritrovare l’intimità creando un’area comfort dove esprimere i propri problemi. Tuttavia, ci possono essere momenti in cui uno dei partner non è disposto o interessato a partecipare a questa forma di terapia. Questa situazione può creare un ostacolo nel percorso verso la guarigione e il miglioramento della relazione. In questo articolo, esploreremo cosa fare quando uno dei partner non è favorevole alla terapia di coppia e come superare questa difficoltà.

Comunicare apertamente e condividere le ragioni

Il primo passo cruciale è aprire una comunicazione onesta e rispettosa con il partner che esita a partecipare alla terapia di coppia. Ascoltare attivamente le preoccupazioni del partner è fondamentale per comprendere le sue ragioni. Questo dialogo può aiutare a identificare le paure, le ansie o le resistenze che impediscono il coinvolgimento nella terapia.

Esplorare le preoccupazioni e risolvere i dubbi

Spesso, il rifiuto della terapia di coppia può derivare da preoccupazioni legate al giudizio, alla privacy o alla percezione della terapia stessa. È essenziale esplorare queste preoccupazioni in profondità, fornendo chiarimenti e informazioni accurate sulla terapia di coppia. Rispondere a dubbi e malintesi può contribuire a creare una maggiore comprensione e accettazione del percorso terapeutico.

Considerare l’inizio individuale del percorso terapeutico

Se il partner rimane riluttante nonostante la comunicazione e le spiegazioni, è possibile valutare l’opzione di iniziare individualmente il percorso terapeutico. Questo permette di lavorare sulle proprie dinamiche personali e di relazione. In molti casi, l’inizio individuale può successivamente incoraggiare il coinvolgimento del partner nella terapia di coppia.

Coinvolgere il partner in modo graduale e rispettoso

L’idea di partecipare alla terapia di coppia può essere scoraggiante per alcuni. Pertanto, è importante rispettare i tempi e le paure del partner. Si può suggerire un coinvolgimento graduale, magari partecipando a una sessione di consulenza con un terapista per comprendere meglio cosa comporta il percorso terapeutico.

Riconsiderare e valutare l’importanza della terapia

In alcuni casi, il partner potrebbe non comprendere appieno l’importanza e i benefici della terapia di coppia. È utile condividere storie di successo, ricerche e testimonianze di altre coppie che hanno tratto vantaggio dalla terapia. Rendere chiare le potenziali migliorie che la terapia può portare alla relazione può motivare il partner a riconsiderare la sua decisione.

Ricerca di un terapista che ispiri fiducia e comfort

Per affrontare il rifiuto del partner, è fondamentale cercare un terapista esperto e qualificato che ispiri fiducia e comfort a entrambi i partner. La scelta di un terapeuta con cui entrambi si sentono a proprio agio può facilitare il coinvolgimento e la partecipazione volontaria alla terapia di coppia.

FAQ sul rifiuto di partecipare alla terapia di coppia

1. Quali potrebbero essere alcune ragioni comuni per il rifiuto della terapia di coppia?

Le ragioni possono variare da preoccupazioni sulla privacy, paura del giudizio o semplice mancanza di comprensione sull’efficacia della terapia di coppia.

2. Posso iniziare la terapia di coppia da solo e coinvolgere il mio partner in seguito?

Sì, l’inizio individuale della terapia può essere un primo passo, consentendo di coinvolgere il partner successivamente quando è pronto.

3. Cosa posso fare se il mio partner ha resistenze legate alla privacy?

È essenziale rispettare la privacy del partner e condividere solo ciò con cui entrambi si sentono a proprio agio. Una comunicazione trasparente è fondamentale.

4. La terapia di coppia può essere efficace anche se solo uno dei partner partecipa?

Idealmente, coinvolgere entrambi i partner è più efficace. Tuttavia, la terapia individuale può ancora portare a miglioramenti nella relazione complessiva.

5. Quanto tempo può richiedere convincere il mio partner a partecipare alla terapia?

Il tempo necessario varia in base alla situazione e alla disponibilità del partner. La pazienza e la comprensione sono cruciali durante questo processo.

Dr. Fausto Girone Sessuologo con studio a Milano

Fuse

Il dr. Fausto Girone è Psicologo-Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale e terapeuta EMDR – I e II Liv. – (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). E’ socio ordinario S.I.T.C.C. e dell’ Associazione EMDR Italia.
Specializzazione quadriennale in Sessuologia Clinica conseguita presso A.I.S.P.A Milano

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