terapia di coppia e tradimento

Terapia di coppia e tradimento: è possibile superare il rancore e ricostruire la fiducia?

Condividi

psicoterapeuta milanoQuando avviene un tradimento, la coppia spesso “salta”: si attivano sfiducia, vergogna e rancore. In questo articolo vediamo perché succede, come interrompere le dinamiche punitive e in che modo la terapia di coppia può aiutare a salvare il rapporto.

Perché il tradimento rompe la coppia

Il tradimento è uno shock relazionale: mina l’aspettativa di esclusività e la sensazione di sicurezza. La persona ferita cerca spiegazioni e rassicurazioni, mentre chi ha tradito oscilla tra difesa e senso di colpa: nasce un ciclo disfunzionale che alimenta distanza e conflitto.

Segnali di rancore e senso di colpa che bloccano il perdono

  • Interrogatori ripetitivi, controllo e richieste di dettagli che riaprono la ferita.
  • Auto-colpevolizzazione o minimizzazione dell’accaduto da parte di chi ha tradito.
  • Rinfacci continui, sarcasmo e punizioni silenziose.
  • Ipersorveglianza digitale e regole punitive non sostenibili.
  • Intimità sospesa o “a intermittenza” come strumento di potere.

Percorso in terapia di coppia per superare il tradimento

  • Stabilizzazione: mettere in sicurezza la comunicazione, regole per evitare escalation e retraumatizzazione.
  • Narrativa dell’accaduto: ricostruire il “come” senza voyeurismo, distinguendo fatti, emozioni e significati.
  • Riparazioni efficaci: scuse piene, trasparenza concordata, impegni osservabili.
  • Bisogni e vulnerabilità: comprendere i fattori che hanno reso possibile il tradimento (senza giustificarlo).
  • Progetto di coppia: fissare obiettivi concreti per fiducia, intimità e confini digitali/sociali.

Esempi di affermazioni, risposte sbagliate e risposte giuste

Usa la seguente tabella per trasformare risposte che alimentano rancore in risposte riparative che favoriscono fiducia e connessione.

Affermazione dopo il tradimento Risposta sbagliata (disfunzionale) Risposta giusta (riparativa) Perché funziona
“Non riesco a fidarmi: temo che ricapiti.” “Devi superarla, ormai è passato.” “Capisco la tua paura. Concordiamo azioni di trasparenza (es. condivisione agenda) per i prossimi 90 giorni e ne rivediamo l’utilità ogni settimana.” Valida, propone confini e tempi chiari, evita controllo infinito.
“Ho in testa immagini che mi fanno male.” “Non ci pensare, stai esagerando.” “Mi dispiace averti ferito. Se vuoi, rispondo a domande essenziali una sola volta con il terapeuta, poi lavoriamo su come proteggere la tua mente.” Riduce voyeurismo, tutela la persona ferita e introduce contenimento.
“Sento rabbia e voglia di punirti.” “Te lo meriti, ora tocca a te soffrire.” “La tua rabbia ha senso. Cerchiamo modi sicuri per esprimerla (tempo, parole, pause) e fissiamo cosa non è ammesso umiliare o vendicarsi.” Legittima l’emozione, mette limiti protettivi, previene danni.
“Non so se voglio restare con te.” “Allora chiudiamo subito.” “Rispetto il tuo dubbio. Proviamo un periodo di prova di 8 settimane con obiettivi minimi e valutazione finale con il terapeuta.” Offre cornice temporale e criteri condivisi per decidere.
“Temo che tu stia con me solo per senso di colpa.” “Cosa vuoi di più da me?” “Voglio restare per scelta. Te lo dimostro con gesti coerenti (presenza, check-in, coerenza sugli orari). Se sgarro, lo diciamo subito in seduta.” Trasforma il senso di colpa in impegni osservabili.

Come ricostruire fiducia e intimità dopo un tradimento

  • Trasparenza proporzionata: accordi chiari e temporanei (non controllo illimitato).
  • Scuse piene: nominare il danno senza “ma” o attenuanti.
  • Rituali di riparazione: check-in settimanale, momenti di gratitudine, tempo di qualità protetto.
  • Confini con terzi: regole su contatti, social e spazi a rischio, riviste periodicamente.
  • Ricominciare dall’affettività: intimità fisica graduale, guidata dal consenso emotivo di entrambi.

Esempio reale: dal senso di colpa e rancore alla riconnessione

Chiara (38) e Marco (41) arrivano in terapia tre mesi dopo un tradimento emotivo di Marco. Lei alterna interrogatori e silenzi punitivi; lui, schiacciato dal senso di colpa, promette tutto e poi scappa dai confronti più difficili.

  • Stabilizzazione: si concordano “regole d’ingaggio” (un tema per volta, pause da 15 minuti, divieto di umiliazioni).
  • Narrativa essenziale: in seduta si risponde a domande chiave una sola volta; stop a dettagli intrusivi. Si distinguono fattori predisponenti (stress, evitamento) dai significati.
  • Piano di trasparenza: condivisione agenda e un check-in serale per 60 giorni; revisione settimanale con il terapeuta.
  • Riparazioni: scuse piene di Marco, zero giustificazioni; gesti coerenti (rispetto orari, presenza programmata).
  • Ricostruzione dell’intimità: 4 settimane di “dating terapeutico” (tempo di qualità, contatto affettivo non sessuale), poi graduale ripresa della sessualità.

Esito a 12 settimane: riduzione marcata dei picchi di conflitto, interrogatori cessati, fiducia “in ricostruzione” con indicatori osservabili (coerenza, affidabilità, calo dei controlli). Chiara riferisce meno immagini intrusive; Marco tollera meglio la vergogna senza difendersi. La coppia decide di proseguire con obiettivi trimestrali.

Strumenti del terapeuta per salvare il rapporto

  • Mediazione strutturata della comunicazione e prevenzione della retraumatizzazione.
  • Psicoeducazione su fiducia, trauma relazionale e finestre temporali realistiche.
  • Contratti di trasparenza e confini con terzi concordati, a termine e verificabili.
  • Allenamento ai “riparatori” (scuse, validazione, micro-pause, riformulazione).
  • Piano di ricostruzione dell’intimità calibrato su sicurezza ed emozioni.

Schema riassuntivo: tecniche e obiettivi

Tecnica Cosa si fa Obiettivo
Contratto di trasparenza Condivisione pianificata di informazioni per un periodo limitato Ridurre l’ansia e costruire affidabilità
Rituali di riparazione Check-in, gratitudine, tempo protetto Rifornire il legame e la buona volontà
Regole d’ingaggio Un tema per volta, pause, no umiliazioni Evitare escalation e retraumatizzazione
Ristrutturazione cognitiva Lavoro su pensieri catastrofici e auto-colpa Aumentare lucidità e speranza realistica
Ricostruzione dell’intimità Gradualità, consenso emotivo, focus sull’affetto Ritrovare vicinanza senza pressione

Faq su terapia di coppia e tradimento

Quanto tempo serve per superare un tradimento?

Variabile: spesso 3–12 mesi per uscire dall’emergenza, più lungo per consolidare fiducia e intimità. La costanza nelle riparazioni accelera il processo.

È utile raccontare tutti i dettagli?

No: si condividono le informazioni essenziali in un setting protetto. Il dettaglio eccessivo può cronicizzare immagini intrusive e dolore.

Il controllo totale del partner aiuta a fidarsi?

Il controllo totale alimenta ansia e conflitto. Meglio trasparenza concordata, proporzionata e a tempo, con revisioni periodiche.

Se non perdono subito significa che la relazione è finita?

No: perdono e fiducia hanno tempi diversi. Si può procedere per step con obiettivi osservabili e verifiche condivise.

Si può ricostruire la sessualità dopo un tradimento?

Sì, con gradualità e consenso emotivo. Spesso si riparte da affettività e tenerezza, integrando poi la sessualità quando torna la sicurezza.

Quando è il caso di interrompere la terapia?

Quando non c’è impegno minimo, persistono bugie o comportamenti a rischio ripetuti, o quando gli obiettivi non sono più condivisi.

Se desideri un percorso guidato, possiamo costruire un protocollo personalizzato per trasformare rancore e senso di colpa in sicurezza, chiarezza e connessione.

coppia

Fuse

Il dr. Fausto Girone è Psicologo-Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale e terapeuta EMDR – I e II Liv. – (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). E’ socio ordinario S.I.T.C.C. e dell’ Associazione EMDR Italia.
Specializzazione quadriennale in Sessuologia Clinica conseguita presso A.I.S.P.A Milano

Fausto Girone - MioDottore.it

©2018 Faustogirone.com - Milano, Viale Gran Sasso, 28 - fausto.girone@gmail.com | tel 334.264.7626 | Credits